Le multinazionali americane sono proprietarie dell’Ucraina

Il presidente ucraino Zelensky ha preso parte, collegato via satellite, al Forum di Davos nella seduta di lunedì 23 Maggio. Come tutti gli attori coinvolti nel Great reset non poteva mancare. La vicenda Ucraina, infatti, s’inscrive nel progetto del “nuovo mondo” tenacemente voluto dalla setta internazionale di tecnocrati guidati da Klaus Schwab, ideatore del World Economic Forum.

Biden, sostenuto dai predecessori Obama e Clinton, è impegnato ad affermare la leadership mondiale statunitense che nella realizzazione del Great reset svolge un ruolo di primo piano.

La diminuzione della popolazione mondiale è un punto importante del progetto schwabiano. Più persone muoiono, prima si realizza il “nuovo mondo”. Ben vengano quindi epidemie, guerre, pestilenze, aborti, eutanasie, stermini.

Se gli “illuminati” oligarchi, occidentali e orientali, riuscissero a ridurre l’umanità da 7,5 ad 1,5 miliardi di persone (metà delle quali cinesi, abituate a sottostare ai voleri della dittatura comunista), si realizzerebbe il loro disegno di governare in stato di permanente beatitudine.

Se poi ai sudditi, unificati in un unico grande agglomerato, fosse installato fin dalla nascita un microchip sottocutaneo in modo da controllarne corpo e mente, la meta del transumanesimo sarebbe finalmente raggiunta.

Torniamo all’Ucraina. In un articolo dell’agosto 2014, firmato dalla scrittrice canadese Joyce Nelson, si leggeva che «il 28 Luglio l’Oakland Institute con sede in California ha pubblicato un rapporto in cui si afferma che la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale (FMI), in base al loro prestito di 17 miliardi di dollari all’Ucraina, hanno aperto quel Paese alle colture geneticamente modificate (GM) e organismi geneticamente modificati (OGM) in agricoltura».

Il rapporto dal quale la scrittrice avrebbe attinto le informazioni è intitolato “Walking on the West Side: the World Bank and the FMI in the Ukraine Conflict” (Camminando a Ovest: la Banca Mondiale e il Fondo monetario internazionale nel conflitto in Ucraina).

Questa notizia risulta ancor più interessante se accostata al fatto che le multinazionali americane Cargill, Dupont e Monsanto (la quale è formalmente germano-australiana ma di capitale statunitense), avrebbero acquistato in Ucraina qualcosa come 17 milioni di ettari agricoli (in Italia sono 16,7 milioni quelli interamente coltivati).

Curioso poi è apprendere che gli azionisti delle tre grandi compagnie sono Vanguard, Blackrock, Blackstone, vale a dire le medesime società finanziarie che controllano molte banche occidentali e le maggiori industrie belliche del mondo.

Come mai mangimi (Cargill e Dupont) e concimi (Monsanto-Bayer) hanno subito aumenti clamorosi ancor prima che la Russia invadesse l’Ucraina? I manager di queste aziende hanno segni premonitori come Bill Gates che da tempo preannuncia una nuova epidemia ed esorta i governi ad acquistare farmaci (prodotti da aziende di cui è azionista) utili a combatterla?

Chi sono i proprietari del grano stipato nelle stive delle navi alla fonda per il blocco della marina russa?

Quante coincidenze e quanti interrogativi? Casuale pure il fatto che Vanguard, Blackrock e Blackstone abbiano finanziato la campagna elettorale del cattolico Biden?

Papa Francesco può invocare la pace nei giorni pari e in quelli dispari, ma davanti “allo sterco del diavolo” che guida i “grandi” della Terra la sua è una voce flebile e senza eco.

Meditiamo gente, meditiamo.

Condividi:

Related posts